Appunti di fabrizio berruti de villa giornalista e regista
domenica 3 ottobre 2010
domenica pomeriggio!
avrei duemila cose da fare ma non faccio niente, avrei duemila libri da leggere ma non leggo niente, avrei duemila giornali da controllare ma non controllo niente, avrei duemila telefonate da fare ma non telefono..... un paradiso
Questa è la domenica che preferisco ... ozio puro, meraviglioso e immorale ... quello che ti aiuta nel recupero delle idee migliori, quello che ti fa sentire in colpa per un attimo e poi ... arrivi quasi alla felicità assoluta. Ti guardi intorno, i tuoi libri, la tua agenda, i tuoi telefoni ... ah, poi c'è il notebook lì, buttato su una poltrona ... i telecomandi che aspettano impazienti ... adesso no ... è tempo per il sublime ... dolce far niente!
Classe 1963.
Giornalista e regista, ha collaborato con i principali programmi di informazione (Zavoli, Minoli con Mixer e la Storia siamo noi). Caporedattore e autore, fino al 2006, dei programmi di approfondimento di SkyTg24. Conduce un programma su RedTv dal titolo "In diretta dal passato" sui documenti della storia contemporanea. Fa parte della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Negli ultimi anni si è dedicato alla realizzazione di film documentari sulla storia contemporanea, in particolare sugli anni 70. Per "La Storia siamo noi" ha firmato "Quelli di Via Fani", dove, per la prima volta, abbiamo potuto sentire la storia e le ragioni dei parenti della scorta di Aldo Moro.
Nel 2007 ha diretto il film "Un principe di nome Totò" presentato alla Festa del Cinema di Roma.
Attualmente è Direttore della Comunicazione del RomaFictionFest.
Autore del programma "Effetto Domino" condotto da Myrta Merlino (MagnoliaTV per La7)
1 commento:
Questa è la domenica che preferisco ... ozio puro, meraviglioso e immorale ... quello che ti aiuta nel recupero delle idee migliori, quello che ti fa sentire in colpa per un attimo e poi ... arrivi quasi alla felicità assoluta. Ti guardi intorno, i tuoi libri, la tua agenda, i tuoi telefoni ... ah, poi c'è il notebook lì, buttato su una poltrona ... i telecomandi che aspettano impazienti ... adesso no ... è tempo per il sublime ... dolce far niente!
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