domenica 31 ottobre 2010

amici miei - ricordando Ugo Tognazzi e Philippe Noiret

Per ricordare Ugo Tognazzi vorrei riproporre un articolo pubblicato il 26 novembre del 2006 su Epolis per la morte di Noiret.

L'ultima stazione del Perozzi

Ferrovie italiane in crisi di soldi, ma anche di memoria e fantasia. La notizia della scomparsa di Philippe Noiret, in arte Perozzi, indimenticabile protagonista e voce narrante di Amici Miei, ci restituisce una fotografia dei tempi che furono. In quella stazione dove il regista Monicelli, oggi splendido novantenne a dirigere in torridi set africani, ambientò una delle scene simbolo del cinema italiano. Gli schiaffi ai passeggeri in partenza. Una zingarata che regalò immensa popolarità, oltre che ai protagonisti, alla stazione stessa con evidenti e mitologici ritorni di immagine per l'Azienda. Scena impossibile da realizzare oggi con i moderni vetri dei Pendolini, ma si sa ci sono dei prezzi da pagare al progresso. Intorno a quella sequenza poi girano voci contraddittorie. Secondo il regista non era vera, ma fu costruita ad arte con annessi rialzi perché i passeggeri-comparse non sarebbero mai potuti essere a tiro degli schiaffi. Secondo uno dei macchinisti, figure anonime ma vere miniere di aneddoti incredibili sul cinema, gli schiaffi partirono d'istinto, damoje du schiaffi, tanto che la troupe fu costretta a fuggire dal binario per paura di una reazione esagerata dei veri passeggeri, molto arrabbiati. Poco importa quale delle due versioni sia vera. Per un attimo la memoria ci riporta in luoghi accoglienti, chissà se negli sceneggiatori di allora ci fosse l'intenzione di riavvicinare la gente, impaurita dai primi attentati, alle stazioni come luogo simbolo dell'incontro e dell'amicizia.

I ricordi cine ferroviari corrono a Totò e all'onorevole Trombetta, dialogo surreale in cuccetta con valigie lanciate dal finestrino, per poi sfumarsi nel bianco e nero dell'arrivo di Totò e Peppino con i colbacchi alla stazione di Milano e nell'indimenticabile Walter Chiari, compagno di scompartimento di Carlo Campanini e del sarchiapone, animale immaginario. Montaggio di immagini per uno spot nostalgico. Bastasse per risollevare le sorti delle Ferrovie, alle prese con bilanci in rosso e crescente impopolarità.

Nel frattempo ci piace immaginare il Perozzi-Noiret nella stazione, lassù, incontrare, insieme a tutti i protagonisti di famose sequenze ambientate nei treni e nelle stazioni, il suo vecchio amico Tognazzi, in arte conte Mascetti.

Allora, con un lieve sorriso, tutto ci sembra più possibile. Anche la fine della crisi delle Ferrovie Italiane.



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